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Occupandosi di rischio, il laboratorio eRAM è per vocazione interdisciplinare e, come tale, valorizza competenze provenienti da diversi ambiti dell’ingegneria. Più specificamente, le competenze coinvolte nelle attività del laboratorio sono le seguenti:
• Ingegneria ambientale
• Ingegneria chimica
• Ingegneria cognitiva
• Ingegneria gestionale
• Ingegneria informatica
• Ingegneria di processo
• Ingegneria del rischio
• Ingegneria della sicurezza
Trattando di valutazione sperimentale del rischio, il laboratorio, oltre alle sopracitate competenze ingegneristiche, dipendentemente dal tipo di rischio da valutare, valorizza anche competenze di ambiti disciplinari differenti da quello ingegneristico. A titolo di esempio sono state valorizzate competenze in ambiti quali quello psicologico e sociologico (per la valutazione del rendimento degli operatori), quello delle tecnologie alimentari (per la valutazione della sicurezza del cibo).
Il laboratorio eRAM si occupa della valutazione sperimentale del rischio sfruttando le tecnologie di visualizzazione immersive (i.e. realtà virtuale e aumentata), le tecnologie di simulazione, nonché la logica artificiale per l’identificazione delle criticità e degli scenari da testare.
Valutando il rischio, i possibili ambiti di ricerca e sviluppo sono diversi e trasversali. Tra quelli affrontati a oggi, ci sono:
I risultati che l’attività del laboratorio eRAM consente di ottenere sono importanti per supportare il processo decisionale sia per decisioni finalizzate all’ottimizzazione (basta sul rischio) dei processi produttivi sia per quelle finalizzate a prevenire esternalità negative (qualità, salute, sicurezza, protezione/security, ambiente).