DIPARTIMENTO DI CHIMICA, MATERIALI E INGEGNERIA CHIMICA "GIULIO NATTA"

person CARLO ALESSANDRO CAVALLOTTI
label PROFESSORE ORDINARIO
share SEZIONE INGEGNERIA CHIMICA
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phone +39 02 2399 3176
email carlo.cavallotti@polimi.it
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DIDATTICA
web Scheda Docente di Ateneo
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group CFALab
PROFILO

Formazione, Carriera & Premi
Carlo Cavallotti si è laureato con lode in Ingegneria Chimica nel 1995 al Politecnico di Milano, ove ha successivamente ottenuto un dottorato in Ingegneria Chimica nel 1999. E’ divenuto ricercatore nel 1999 e dal 2018 è professore ordinario in Principi di Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Milano. Nel 2001 è stato post doctoral associate fellow presso il MIT di Boston e nel 2016 Visiting Scientist agli Argonne National Laboratory. Nel corso della sua carriera ha ricevuto diversi premi, è membro fondatore della Global Young Academy, e membro dei comitati editoriali di diversi giornali scientifici. E’ autore di circa 130 pubblicazioni ISI, di diversi capitoli di libro e voci di enciclopedia. Ha un H-index misurato da Google Scholar di 30 (Aprile 2020).

Attività di Ricerca
I principali settori di ricerca sono la cinetica teorica e la modellazione molecolare. In particolare l’attenzione è focalizzata sulla cinetica gassosa di idrocarburi attiva nei processi di combustione e nei plasmi, sulla cinetica gassosa e superficiale responsabile per la crescita di materiali avanzati, e sullo studio si interazioni fra biomolecole. Scopo di questi studi è la comprensione qualitativa e quantitativa dei meccanismi cinetici e termodinamici che sottendono i processi investigati, ed il successivo utilizzo della conoscenza così acquisita al fine di inventare nuovi processi o migliore le prestazioni di quelli esistenti. L’approccio utilizzato si basa su simulazioni di quantomeccanica computazionale e dinamica molecolare accoppiate a modelli derivati dalla termodinamica statistica. Gli strumenti utilizzati comprendono sia software di letteratura (ad esempio per chimica quantistica computazionale e dinamica molecolare) che codici propri (ad esempio per l’integrazione stocastica della master equation, calcolo automatico accurato di costanti cinetiche, o per le simulazioni di plasmi).