Home / Magazine / Material Engineering & Nanotechnology / Le potenzialità dei materiali nanostrutturati
Una ricerca innovativa condotta dal Dipartimento di Energia e dal Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano, in collaborazione con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Breslavia (Polonia), ha raggiunto importanti traguardi nell'ambito delle nanostrutture di carbonio. Questo studio, intitolato Impact of halogen termination and chain length on π-electron conjugation and vibrational properties of halogen terminated polyynes, è stato selezionato come storia di copertina per il prestigioso «Journal of Physical Chemistry».
Il lavoro del team di ricercatori si è concentrato sull'analisi delle proprietà optoelettroniche e vibrazionali di una particolare classe di fili atomici di carbonio terminati con alogeni, noti come poliini. Nella sperimentazione sono state utlizzate diverse tecniche di analisi (come spettroscopia UV-Vis e assorbimento infrarosso, spettroscopia Raman e calcoli DFT Density Functional Theory) per capire come la lunghezza dei fili di carbonio e il tipo di alogeno influenzassero la struttura elettronica di questi materiali.
Ciò che rende questa ricerca significativa è la scoperta che la variazione della lunghezza della catena di carbonio è molto più efficace nel modulare tali proprietà rispetto alla modifica del gruppo terminale alogeno. Inoltre, è emerso che vi è una differenza sistematica tra le modalità di vibrazione dei campioni cristallini e delle soluzioni, fornendo importanti informazioni sul ruolo delle interazioni intermolecolari nei campioni solidi.
Simone Melesi, Pietro Marabotti, Alberto Milani, Bartłomiej Pigulski, Nurbey Gulia, Piotr Pińkowski, Sławomir Szafert, Mirella Del Zoppo, Chiara Castiglioni and Carlo S. Casari