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DIPARTIMENTO DI CHIMICA, MATERIALI
E INGEGNERIA CHIMICA GIULIO NATTA

Un Premio Nobel per un grande Futuro | CATALISI

date_rangeMARTEDÌ 28 MAGGIO 2024
access_time 14:30 - 17:00
location_onSala Natta | ed. 6, Leonardo
labelTALK

EuChemS Historical Landmarks Award

Un Premio Nobel per un grande Futuro | Conferenze @ Dipartimento “G. Natta”
Chairperson: Prof. Maurizio S. Galimberti
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> Locandina

CATALISI

Luigi Cavallo | King Abdullah University of Science and Technology, Thuwal, Arabia Saudita
Fabrizio Piemontesi | LyondellBasell

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L'evoluzione della modellazione della polimerizzazione stereoselettiva delle olefine. Dalla razionalizzazione di bastoni e palline all'ingegneria dell'apprendimento automatico

Luigi Cavallo
Il Prof. Luigi Cavallo ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1991 presso l'Università di Napoli. Dal 1994 al 2001 è stato assistente di chimica industriale presso l'Università di Napoli. Nel 2002 si è trasferito come professore associato di chimica industriale all'Università di Salerno. Nel 2011 è entrato a far parte della King Abdullah University of Science and Technology, dove è attualmente professore di chimica. Ha appreso la DFT nel gruppo diretto da Tom Ziegler, Università di Calgary, Canada. È stato insignito del Premio “Bright Future in Chemistry” 2002 - XII edizione, assegnato dall'Associazione Italiana Industrie Chimiche a giovani ricercatori, e del Premio Ziegler-Natta Lectureship nel 2015, della Società Chimica Tedesca.
Comprendere (e possibilmente risolvere) problemi di catalisi, soprattutto di rilevanza industriale, è l'attività principale del professor Cavallo. I suoi interessi spaziano dalla catalisi omogenea a quella eterogenea, cercando di chiarire le relazioni struttura/funzione dei sistemi catalitici. I suoi interessi attuali si concentrano sul contribuire a migliorare le soluzioni chimiche per soddisfare le richieste energetiche e ambientali di una società sostenibile.

Abstract:
L’intervento si addentra nella narrazione della polimerizzazione stereoselettiva di 1-olefine, concentrandosi in particolare sulla sintesi del polipropilene isotattico. Un materiale che ha rivoluzionato gli stili di vita moderni fin dalla sua scoperta al Politecnico di Milano nel 1954 da parte del visionario premio Nobel Prof. Giulio Natta. Partendo dai pionieristici sforzi di modellazione dei catalizzatori eterogenei TiCl3 da parte dei collaboratori del Prof. Natta, si procede ad esplorare la modellazione della polimerizzazione stereoselettiva del propene utilizzando catalizzatori omogenei. La presentazione si concluderà con un esempio dell'evoluzione delle tecniche di modellazione, sottolineando in particolare il potenziale dominio del machine learning nel prossimo futuro.

 

L'evoluzione dei catalizzatori industriali per la polimerizzazione stereoselettiva delle olefine. Da TiCl3 ai moderni sistemi supportati da MgCl2

Fabrizio Piemontesi
Dopo la laurea in Chimica all'Università di Milano nel 1987 e un post-doc sulla sintesi di complessi di tarda transizione per l'oligomerizzazione di olefine, nel 1989 Fabrizio Piemontesi è entrato a far parte del gruppo guidato dal Prof. Umberto Giannini e dal Dr. Enrico Albizzati presso il Centro Ricerche Guido Donegani (Himont, Novara). Il suo primo interesse è stato la sintesi e la reattività dei catalizzatori di polimerizzazione metallocenici.
Dopo essersi trasferito nel 1992 al Centro di Ricerca e Sviluppo Giulio Natta (Himont, Ferrara) e aver proseguito le ricerche sui catalizzatori a singolo sito, nel 2000 è entrato a far parte del gruppo di catalisi eterogenea Basell guidato da Giampiero Morini.
Attualmente ricopre il ruolo di Manager New Polyolefins presso il Centro di Ricerca e Sviluppo LyondellBasell Giulio Natta di Ferrara ed è responsabile dello studio avanzato di catalizzatori ZN sperimentali nella sintesi in autoclave di copolimeri di impatto di propilene. La relazione tra le caratteristiche del catalizzatore e le proprietà del polimero è l'obiettivo principale del suo attuale lavoro di ricerca.
È coautore di circa 50 pubblicazioni sottoposte a peer review e co-inventore di oltre 40 brevetti.

Abstract:
Settant'anni fa, in un laboratorio del Politecnico di Milano, un precursore di un catalizzatore inorganico a base di titanio e cloro, attivato con un composto organometallico di alluminio, produsse un polimero di propilene completamente nuovo: il polipropilene isotattico.
L'importanza di questa scoperta, poi riconosciuta a livello mondiale con il Premio Nobel al Prof. Giulio Natta, fu improvvisamente compresa da Montecatini. Solo 3 anni dopo la scoperta, un impianto di polimerizzazione industriale iniziò a produrre il primo grado di polipropilene isotattico nel petrolchimico di Ferrara, utilizzando un primo catalizzatore sviluppato da Giulio Natta.
In questa conferenza verrà trattata l'evoluzione dei sistemi catalitici sfruttati industrialmente per produrre gradi di polipropilene con valore e proprietà crescenti.
In particolare, il punto di vista industriale sulla scoperta del MgCl2, un supporto non innocente per i siti catalitici TiCl4/TiCl3, e lo sviluppo introdotto dalle nuove modalità di ottenimento dei supporti sferici di MgCl2, insieme al ruolo delle Basi di Lewis nel controllare l'inserimento del propilene verso catene polimeriche con gradi crescenti di regolarità, costituiscono il cuore di questa lezione.
Verranno inoltre discussi i nuovi sviluppi dei catalizzatori industriali per la produzione di poliolefine.

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