DIPARTIMENTO DI CHIMICA, MATERIALI E INGEGNERIA CHIMICA "GIULIO NATTA"

Rivoluzionare i materiali industriali in modo sostenibile

Pubblicato il  11/12/2023

Una ricerca finanziata da Kavli Foundation e Carbon Hub indaga le potenzialità dei nanotubi di carbonio nella transizione energetica

 

Un team internazionale, di cui fanno parte ricercatori di Politecnico di Milano, Rice University, University of Cambridge, Stanford University, UC Santa Barbara e altre università statunitensi ed europee, ha ricevuto da Kavli Foundation e dal Carbon Hub della Rice University finanziamenti per un totale di 4 milioni di dollari, per migliorare la comprensione della sintesi su larga scala dei nanotubi di carbonio e il suo potenziale per la produzione di materiali industriali più sostenibili.

Gli studi del team si concentreranno sullo sviluppo di materiali alternativi all’acciaio, all’alluminio e al rame, la cui produzione contribuisce a oltre il 10% delle emissioni globali di gas serra. Le fibre di nanotubi di carbonio vantano una resistenza paragonabile a quella dell’acciaio e una conducibilità simile a quella del rame. Questo le rende una risorsa promettente e sostenibile per i materiali richiesti dalla transizione energetica e dalla elettrificazione.

Per produrre i nanotubi occorrono gas naturale o altri idrocarburi, attualmente in gran parte bruciati come combustibili anche nell’ambito dell’energivora industria metallurgica. Man mano che a livello globale si passerà all’utilizzo di energia rinnovabile, queste abbondanti risorse potranno essere sfruttate per produrre nanotubi fissando il contenuto di carbonio in materiali durevoli e riciclabili, in opposizione alla emissione del contenuto di carbonio in atmosfera in forma di CO2, con la positiva conseguenza addizionale di generare idrogeno pulito come prezioso sottoprodotto.

Il gruppo del Politecnico che partecipa al progetto è coordinato da Matteo Maestri, docente del Dipartimento di Energia, e comprende Mauro Bracconi (Dipartimento di Energia) e Matteo Pelucchi (Dipartimento di Chimica, Ingegneria Chimica e Materiale “Giulio Natta”). I ricercatori si occuperanno in particolare di modellazione multiscala e analisi di reazioni chimiche e reattori.

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